D. E’ importante per un albergo la gestione dello ‘storico’?
R.
Sì, perché la previsione per il futuro deve partire dall’analisi del presente rapportata alla conoscenza del passato.
D. Quanto è importante la componente psicologica nella gestione alberghiera?
R. Molto, poiché permette di creare lo spirito di gruppo essenziale nel raggiungimento degli obbiettivi fissati.
D.
E’ importante avere il desiderio di migliorarsi?
R.
Sì, perché è questa la molla che deve spingere i ‘professionisti’ a voler far bene specialmente le piccole cose.
D.
E’ superato il concetto di ‘stagionalità?
R.
Sì, negli ultimi anni ci si confronta, sempre più, con periodi di bassa o alta ‘domanda’.
D.
E’ vero che non tutti possono lavorare con soddisfazione in albergo?
R. E’ più giusto dire che per ottenere dei significativi risultati è bene possedere delle caratteristiche umane tali da potersi rendere disponibili nei confronti dei nostri Clienti.
D.
Sono un tipo meticoloso: è un problema?
R.
No se riesco ad usare al meglio, sul lavoro, il mio desiderio di precisione.
D.
Sono superficiale: quale è il problema?
R. Il problema è che rischio di rovinare, col mio modo di essere, il lavoro di una squadra.
D. Quanto è necessario curare il proprio aspetto nel lavoro alberghiero?
R.
Se pensiamo al fatto che spesso l’albergo viene identificato con le persone che vi lavorano abbiamo già dato la risposta.
D. Quanto è importante il booking nella gestione alberghiera?
R. Molto. Poiché ogni volta che prendiamo una prenotazione dovremmo sapere che questa continuerà a vivere fino al giorno del check out del Cliente prenotato.
D.
E’ il momento del check out, saranno rimasti soddisfatti i miei Clienti?
R.
La domanda è appropriata. Poiché è fondamentale avere dagli Ospitii in partenza un riscontro sul grado della loro soddisfazione. |